lunedì 24 ottobre 2016

L'introduzione del libro

Perché l’auto del futuro?

Si parla tanto di Apple Car ma di questa macchina sappiamo veramente poco. O quasi. Una delle cose certe è che l’attesissima vetturetta farà del minimalismo il proprio cavallo di battaglia: così come il primo iPod rivoluzionò il mondo dei lettori mp3 levando funzioni anziché aggiungerle, allo stesso modo la Apple Car spiazzerà il mondo dell’auto con un abitacolo senza nulla, o quasi. Una specie di ritorno alle origini, un inno a quella semplicità che proprio la 2cv elevò a sistema. Nel sommario di questo libro battezziamo la piccola Citroën come “l’auto del futuro”: il riferimento è diretto allo spirito della Apple Car e – molto probabilmente – a tanti suoi cloni che verranno.

E già, perché dopo anni di schermi multimediali sempre più grandi, di centinaia di funzioni azionabili in mille modi (con la voce o addirittura a gesti) arriverà qualcuno che avrà il coraggio e la forza di invertire la tendenza. Nel frattempo uno sguardo all’abitacolo della 2cv anticipa bene il concetto: c’è quello che serve. E basta. Anzi, sotto molti aspetti c’è anche di più di quello che hanno le moderne vetture: tanti vani porta oggetti e – soprattutto – la possibilità di fare a meno del condizionatore. Ma non come elemento di grande rinuncia, proprio come cosa inutile: senza tanti rivestimenti in plastica, senza cruscotti giganteschi il climatizzatore non serve perché nell’abitacolo di una 2cv lasciata al sole non si raggiungeranno mai i 60 gradi che si sviluppano in una moderna vettura.

È solo un esempio ma dimostra come con la progettazione 2.0 si possa rivedere a fondo l’automobile.

È già successo con le case dove architetti illuminati hanno messo a punto sistemi di scambi termici che rendono superflui i climatizzatori. E succederà molto probabilmente con la Apple Car. Per una rivoluzione del genere, così profonda, radicale ed estrema serve per forza “un marziano”, uno che arrivi da fuori del mondo dell’auto. E che farà apparire di colpo tutte le altre auto vecchie di secoli. Tutte forse ad eccezione di una. Proprio la 2cv l’auto del futuro…